Se le città investono sui diritti lgbt+, ne beneficia anche l’economia

Studi dimostrano gli effetti positivi dell’inclusione delle persone lgbt sullo sviluppo economico. In Italia l’associazione Parks misura l’impegno delle imprese.

In Italia Parks – Liberi e Uguali, associazione che riunisce imprese per aiutarle a sviluppare politiche della diversità, da qualche anno ha messo a punto un indice per misurare l’inclusione dei lavoratori lgbt in azienda. A Parks aderiscono una cinquantina di aziende. Multinazionali come Ikea, Google, Microsoft, The Boston Consulting group, Dow tra gli ultimi ingressi o la stessa Accenture. Ma anche Banca d’Italia, Sky, Gucci, il Politecnico di Milano e aziende medio piccole come Vector (logistica) e Zeta Service (software).

Pochi giorni fa l’associazione ha pubblicato il questionario annuale che individua i passi in avanti fatti in azienda. O meglio due questionari: uno per grandi società e multinazionali e un per le pmi. L’indice analizza i benefit garantiti ai dipendenti, come permessi per la nascita o la malattia del figlio del partner, politiche di affiancamento alle persone transessuali in fase di transizione, la creazione di gruppi aziendali lgbt+.

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