E’ con grande piacere che annunciamo l’adesione del Politecnico di Milano a Parks.

Dal 1863 il Politecnico di Milano è un’università tecnologico-scientifica che fa ricerca e formazione nei campi dell’ingegneria, dell’architettura e del design ed è considerata fra le migliori università in Europa e nel mondo secondo i più recenti ranking internazionali. Oggi presso l’ateneo studiano e lavorano oltre 1.300 docenti e 42.000 studenti nei percorsi di laurea triennale, magistrale e di dottorato.

Dopo una forte spinta all’internazionalizzazione che ha portato l’ateneo ad erogare quasi tutti i suoi corsi di laurea in lingua inglese e a raggiungere un numero di oltre 6.000 studenti stranieri provenienti da più di cento nazioni nel mondo, oggi l’ateneo sceglie di impegnarsi ulteriormente nella direzione della inclusione, lanciando “POP – Pari Opportunità Politecniche”, primo programma strategico pensato per garantire un ambiente di studio e lavoro aperto e inclusivo, che offra a tutti le stesse opportunità, nel rispetto e nella valorizzazione delle identità di genere, di orientamento sessuale, delle diverse abilità, delle culture e provenienze.

Donatella Sciuto, Prorettore del Politecnico di Milano, afferma: “Dopo la decisione di offrire il patrocinio alla manifestazione Pride Milano per il secondo anno consecutivo, siamo davvero orgogliosi di poter entrare a far parte dei membri dell’Associazione Parks e vogliamo sempre di più lavorare insieme alle imprese associate per affermare nella nostra università un ambiente inclusivo per le persone LGBT”.

Il primo ateneo ad associarsi a Parks, il Politecnico di Milano, conferma la rilevanza straordinaria della collaborazione tra le università e il mondo del lavoro anche sui temi che riguardano l’inclusione delle diversità. Siamo orgogliosi di avere il Politecnico di Milano tra i nostri soci”, dichiara Igor Suran, Direttore Esecutivo di Parks.

Associandosi a Parks, il Politecnico di Milano si unisce all’importante gruppo di aziende e istituzioni che hanno deciso di assumere un ruolo attivo nello sviluppo, anche in Italia, di ambienti di lavoro e di studio inclusivi per tutti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale e dall’identità ed espressione di genere.