Parks – Liberi e Uguali è un’associazione senza scopo di lucro che ha tra i suoi soci esclusivamente datori di lavoro creata per aiutare le aziende socie a comprendere e realizzare al massimo le potenzialità di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità.
In Parks crediamo che l’inclusione e il rispetto siano vincenti soltanto se coinvolgono davvero tutti.
Per questo ci siamo dati la missione di lavorare avendo un focus preciso e prevalente sull’area del Diversity Management culturalmente più sfidante, ovvero quella legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Lavoratori LGBT in Italia
Secondo stime prudenti dell’OMS, le persone LGBT sono almeno il 5% della popolazione mondiale: questo significa che più di un milione dei ventitre milioni di persone che lavorano in Italia è omosessuale, bisessuale o transessuale.
Un milione di lavoratori di cui però non sappiamo praticamente nulla. Il fortissimo stigma sociale legato al diverso orientamento sessuale e all’identità di genere costringe ancora la stragrande maggioranza dei lavoratori GLBT a non palesarsi sui luoghi di lavoro. Vivere una vita “nascosta” sul lavoro è una condizione enormemente stressante dal punto di vista emotivo. La paura di essere scoperti e discriminati può avere un impatto significativo sulla qualità delle prestazioni lavorative e l’indisponibilità a condividere notizie e informazioni su di sé può essere spesso interpretata come un’incapacità di costruire rapporti e lavorare in team.
Nonostante questo, un numero crescente di aziende – non solo grandi, non solo straniere – ha cominciato a chiedersi se non fosse opportuno cominciare a lavorare su politiche delle risorse umane che, anche senza dipendere dalla leva monetaria, potessero motivare e coinvolgere tutto il personale, aldilà delle differenze.
Questo nella consapevolezza che valorizzare le differenze e incoraggiare l’inclusione sui luoghi di lavoro può costituire un’enorme opportunità e un significativo vantaggio competitivo per il business.
I Vantaggi del Diversity Management LGBT
Un’azienda che decide di lavorare su questi temi, investendo tempo e risorse, ha la grande opportunità di porsi davanti ai propri concorrenti sia in termini di reputazione che di motivazione dei propri collaboratori.
La sfida reale per i datori di lavoro deve però andare oltre il generico impegno a garantire pari opportunità e consiste nel creare un ambiente realmente capace di assicurare a tutti rispetto, accettazione e un’autentica possibilità di realizzare il proprio potenziale di crescita professionale al di là delle differenze.
Questo significa costruire un posto dove il successo di ciascuno si fonda esclusivamente sul proprio talento, la capacità e la qualità delle prestazioni lavorative e non ha nulla a che fare con caratteristiche personali quali il genere, le abilità, l’età, l’origine etnica, l’orientamento sessuale o l’identità di genere.
Questo è un tema di frontiera, un tema indispensabile da un punto di vista etico, sociale e anche da un punto di vista economico. Noi dobbiamo partire dall’accettazione di tutte le individualità perché senza delle risorse umane che contano e che crescono non si esce dalla crisi
Un gruppo creativo composto da esperti omogenei noti per la loro creatività è meno creativo di un gruppo creativo composto da persone diverse per genere, età, orientamento sessuale, etnia e cultura.
La nozione di merito può essere garantita solo avendo garantite condizioni di partenza uguali per tutti. In caso contrario il merito è falso.
Le aziende in cui si gestisce in maniera più efficiente ed efficace il tema della diversity e dell’inclusione sono le stesse che hanno migliori performance economiche.
Le aziende hanno il dovere di realizzare ambienti che rimuovano gli ostacoli e che creino nei fatti culture inclusive. Non è un potere, è un dovere.