9 aprile – Per una volta siamo un passo avanti rispetto ai cugini britannici su un tema delicato come l’omosessualità.
Purtroppo non centrano le leggi sui diritti, quelle sono ancora arenate in Parlamento, centra invece il cinema. Da Sodoma a Hollywood -Torino GLBT Film Festival (15-22 aprile) spegne venticinque candeline, una in più rispetto al BFI London Lesbian & Gay Film Festival conclusosi con successo nel mese di marzo. Una bella soddisfazione essere i primi d’Europa. La kermesse ha sempre tenuto gli occhi puntati sull’argomento, era (ed è) il suo scopo, ma oggi l’attenzione di produzioni e distribuzioni pare accentuarsi; negli ultimi anni sono aumentati i titoli in cartellone: si pensi a Colpo di fulmine, appena uscito nelle sale, con Jim Carrey ed Ewan McGregor innamorati, a Milk con Sean Penn, ai nostri Diverso da chi? e Mine vaganti in cui Ferzan Ozptek ha messo nei panni di omosessuale il sex symbol Riccardo Scamarcio. Stessa sorte è capitata alla star internazionale Robert Pattison (Twilight) che vedremo a Torino in Little Ashes nelle vesti di un Salvator Dalì diciottenne imbrigliato nella tela amorosa e intellettuale del poeta Federico García Lorca. Anche Nicole Kidman e Gwyneth Paltrow in The Danish Girl si cimenteranno nel ruolo di coppia lesbo. (…)L’altra novità è il prolungamento del festival nella capitale: dal 23 al 25 aprile presso il Nuovo Cinema L’Aquila si svolgerà Queering Roma. Sull’intero programma composto da circa 175 opere tra lungometraggi, corti e documentari, in concorso e non, spicca la retrospettiva “I venticinque film che ci hanno cambiato la vita”, summa delle edizioni trascorse in cui si passano in rassegna titoli rappresentativi del passato e del presente. (…)

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