Per la prima volta in Italia è stato concesso il passaporto diplomatico anche al partner gay di un dipendente del ministero degli Esteri.
E’ successo lo scorso 19 febbraio; a darne la notizia ieri è stata l’associazione GlobeMae, che riunisce i lavoratori Lgbt (omosessuali, bisessuali e transgender) della Farnesina. E che lo scorso gennaio aveva incontrato l’allora ministra degli Esteri Emma Bonino proprio per chiedere parità di trattamento con gli altri dipendenti, lamentando la difficoltà per i dipendenti Lgbt di “mantenere l’unità di coppia” quando lavorano fuori dall’Italia.
Finora infatti non potevano avere il visto per il loro partner, che viene invece garantito ai coniugi dei lavoratori eterosessuali. GlobeMae ha accolto “con grande soddisfazione” la “prima risposta concreta” alle proprie richieste. Soddisfazione anche per l’annuncio del ministero che starebbe studiando, spiegano i diplomatici, “modifiche regolamentari“. L’associazione infine ha scritto al nuovo ministro degli Esteri, Federica Mogherini, per chiederle di “rendere effettiva e totale l’equiparazione dei diritti e rimuovere le esistenti discriminazioni

Qui il comunicato stampa GlobeMae

Qui l’articolo del Corriere della Sera