Che ci fa Marck Zuckerberg alla parata Lgbt di San Francisco? Un video lo ritrae, maglietta viola con stampato il logo del social network più famoso del mondo, mentre balla e canta insieme ai suoi dipendenti. Zuckerberg non si tira indietro neanche di fronte al più classico dei trenini.

Nessun retroscena o possibile gossip, la presenza del creatore del social network più famoso del mondo era annunciata. Ha voluto mostrare vicinanza alle battaglie del suo “contingente” Facebook, composto da 700 impiegati – per chiedere pari diritti per il movimento Lgbt (gay, lesbiche, bisessuali e transgender).

Un contingente si diceva, sempre più numeroso: due anni fa gli impiegati di Facebook erano stati infatti solo 70, si erano presentati con una jeep e uno stereo malridotto; alla parata di ieri, invece, a bordo del carro c’era persino l’amministratore delegato.

Un’adesione massiccia, come quella di google, presente con 1.400 Lavoratori (+40% rispetto alla scorso anno): un modo per dimostrare che le aziende hi-tech sostengono il movimento e le sue rivendicazioni.

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